Recensione di Lucrezia Marini

È il 1936 quando un romanzo sudista vende negli Stati Uniti un milione di copie in soli sei mesi. E' "Via col vento" che vince il Premio Pulitzer nel 1937 e diventa, non solo il più grande successo nella storia del cinema americano (1939), ma anche uno dei più eclatanti casi editoriali mondiali.

Autrice: Margaret Mitchell

Editore: Neri Pozza (30 gennaio 2020)

Pagine: 1194

Genere: romanzo storico

Margaret Mitchell

Margaret Mitchell (1900-1949), giornalista e scrittrice statunitense, raggiunge la fama mondiale nel 1936 con il bestseller del secolo, "Via col vento". Vince il Premio Pulitzer nel 1937 e l'anno seguente viene candidata al Premio Nobel per la letteratura.

La sera dell'11 agosto 1949 un tassista fuori servizio la investe mentre stava attraversando un incrocio. Margaret muore cinque giorni dopo, il 16 agosto del 1949.

Recensione

Trama e Commento

Si apre il sipario in Georgia, un caldo pomeriggio di aprile del 1861. Tutti nelle piantagioni parlano della Secessione, ossia la voglia di staccarsi dagli Stati americani del Nord.

Scarlett O'Hara è una giovane ragazza di 16 anni, l'ereditiera viziata della grande piantagione di Tara. Civetta con tutti e ha tutti gli uomini della Contea ai suoi piedi, ma nel suo cuore è segretamente innamorata del vicino Ashley Wilkes che, però, deve sposare la cugina Melanie. Così Scarlett, non potendo sposare l'uomo che ama, decide di sposare Charles Hamilton, fratello di Melanie e cognato di Ashley. La guerra comincia presto, gli uomini devono partire e la protagonista presto rimane incinta e vedova.

Presto nella sua vita compare Rhett Butler, un uomo losco che con l'inizio della guerra si dà al contrabbando e imbarca beni di prima necessità e beni di lusso dall'Europa per portarli nel Sud. Viene accolto per la prima volta, dopo tanto tempo, a braccia aperte nelle case dei sudisti, per poi venir nuovamente scacciato quando spiega il vero motivo dei suoi affari. Tra Rhett e Scarlett è subito amore e odio. Cosa succederà nelle loro vite?

Intanto il tempo scorre velocemente e la Guerra presto giunge anche da Scarlett che era sempre stata abituata al lusso e allo sfarzo ed ora deve fare i conti con la povertà e la fame.

La giovane protagonista supera gli stereotipi femminili di quel periodo, l'anticonvenzionale Scarlett che gestisce le finanze e si comporta a tutti gli effetti come un capofamiglia viene per questo criticata e osteggiata.

E' un libro meraviglioso!

L'autrice è riuscita a farmi immergere nella storia. Con le sue descrizioni accurate fa trasparire tutti i sentimenti dei personaggi e ti fa sentire come se fossi lì presente.

Sempre attraverso le parole dei suoi personaggi ci fa capire il suo pensiero riguardo la guerra: un inutile mare di sangue.

Mi colpisce, infatti, il personaggio di Ashley che, come Rhett, aveva capito fin da subito come sarebbe andata a finire, ma nonostante questo, non per patriottismo, ma per un forte senso del dovere, lui non se ne sottrae. Rhett, a parer mio, è però più scaltro e intelligente e si prende ciò che gli spetta: in età giovanile il Sud gli ha tolto tutto, bene, ma adesso sarà lui a togliere tutto al Sud.