Il giardino dei Finzi-Contini - Recensione 

06.03.2024

Recensione di Lucrezia Marini

🕓 7m 4s

Bassani ci racconta la storia di Ferrara negli anni trenta e ci fa vivere attraverso il suo amore per Micòl e la grande amicizia verso Alberto gli anni difficili dell'epoca fascista.

Foto del film "Il giardino dei Finzi-Contini"(1970)



Genere: romanzo storico

Autore: Giorgio Bassani

Prima edizione 1962




Copertina della prima edizione 

del Giardino dei Finzi-Contini (1962) 



Biografia dell'autore


Bassani è stato considerato uno dei grandi scrittori italiani della seconda metà del Novecento.

Critico, redattore e collaboratore di importanti riviste letterarie, è stato per un periodo anche vicepresidente della Rai.


Lo scrittore di origini ebraiche nasce nel 1916 a Bologna, ma trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Ferrara, che resta per sempre nel suo cuore e diventa teatro delle sue creazioni letterarie.


Partecipa alla Resistenza e, dopo la guerra, si dedica a tempo pieno all'attività letteraria ed editoriale.

Muore nel 2000 a Roma, dopo una lunga malattia. È sepolto, per sua volontà, a Ferrara, nel cimitero ebraico di via delle Vigne, vicino alle mura di cui ha promosso il restauro.


Recensione

Trama e Commento

Il giardino dèi Finzi-Contini uscì all'inizio del 1962, quattro anni dopo il successo di Se questo è un uomo di Primo Levi.

Fu uno dèi primi romanzi italiani a parlare delle Leggi razziali del 1938 e della deportazione degli ebrei, da cui venne un gran film con la regia di Vittorio De Sica, che nel 1972 vinse l'Oscar come miglior film stranièro, che a lui però non piacque e ottenne di essere tolto dai titoli di coda.

Foto del film "Il giardino dei Finzi-Contini"(1970)

Attraverso la voce del narratore, Bassani ci racconta la storia di Ferrara negli anni trenta, città originaria della famiglia dell'autore. La voce narrante del protagonista, di cui non sappiamo il nome, ma che probabilmente è lo stesso Bassani, ci fa vivere attraverso il suo amore per Micòl, una giovane, bella intelligente ebrea altolocata e la grande amicizia verso Alberto, fratello di Micòl, gli anni difficili dell'epoca fascista.

"L'amore è roba per gente decisa

a sopraffarsi a vicenda,

uno sport crudele, feroce,

ben più crudele e feroce più del tennis!"


Una storia di amore, amicizie e passione per la politica, in anni tristi e difficili, dove i giovani protagonisti affrontano le normali difficoltà della gioventù, mentre in Italia si espande il terrore fascista e gli ebrei vengono esclusi dalle associazioni sportive, e viene loro privato qualsiasi fonte di cultura, persino scuole e biblioteche. Vengono esclusi dalla vita comune.

Il protagonista conobbe in tenera età Micòl e Alberto Finzi-Contini, appartenenti ad un'antica famiglia aristocratica ebrea e importante di Ferrara. I due fratelli non frequentavano la scuola pubblica per volere della madre Olga che, dopo la morte del primogenito, era terrorizzata dai germi che prolificano nelle scuole.

Micòl un giorno, seduta sul muro di cinta della propria casa, invita il protagonista a entrare nel grande giardino che circonda la proprietà, ma il nostro narratore ci entrerà solo nove anni più tardi, quando i Finzi-Contini, scoperto che gli èbrèi di Ferrara sono stati cacciati dal club di tennis, indicono un torneo per tutta l'estate. Qui il protagonista farà amicizia anche con Giampiero Malnate, un giovane milanese comunista, con cui, insieme ad Alberto, fa dèi dibattiti politici. Ma non solo, grazie alla generosità della famiglia, il professor Ermanno, padre di Alberto e Micòl, gli mette a disposizione la sua grande biblioteca personale, dato che gli ebrei non potevano più entrare in scuole e biblioteche.

Bassani nel romanzo analizza l'odio antiebraico e fa profonde riflessioni sulla politica e sui fatti che hanno contribuito all'avvento del fascismo, ripercorrendo alcune tappe storiche come il Risorgimento e l'Italia di Giolitti.


Commento

Arrivato ad essere considerato un grande classico della letteratura italiana, il romanzo di Giorgio Bassani è un romanzo senza dubbio affascinante e appassionante, seppur con un voluto ritmo lento in modo da far assaporare ai lettori tutte le vicende, anche tragiche che segnano la vita di questi giovani.

Libro bello e interessante che si ispira a vicenda realmente accaduta.

Pur non amando questo stile di scrittura lenta, consiglio questo libro, è assolutamente da leggere!

"Eppure se chiudo gli occhi,

Micòl Finzi-Contini sta ancora là,

affacciata al muro di cinta del suo giardino,

che mi guarda e mi parla."

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