> Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

«Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne». Maya Angelou
Perché il 25 novemvre? La storia delle sorelle Mirabal - Mariposa di Fiorella Mannoia in onore delle sorelle Mirabal
ⒸLucrezia Marini, DONNE RIBELLI - Il potere delle parole, giugno 2024
Perché il 25 novembre: la storia delle sorelle Mirabal
La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne è stata istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 e si celebra ogni anno il 25 novembre in onore delle sorelle Mirabal che furono brutalmente uccise a bastonate lo stesso giorno del 1960.
Le tre sorelle: Patria, Minerva e Maria Teresa vennero picchiate a morte dai servizi segreti del dittatore della Repubblica Dominicana Rafael Trujillo perché erano attiviste che manifestavano contro il suo regime sanguinario e maschilista.

Le sorelle si facevano chiamare Mariposas, ossia farfalle perché questo animale richiama una metamorfosi positiva.
Il 9 gennaio 1960 fondarono il Movimento del 14 giugno, un'organizzazione clandestina rivoluzionaria
Trujillo disse: «Ho solo due problemi: la Chiesa cattolica e le sorelle Mirabal».
Le sorelle Mirabal in verità erano quattro, sopravvisse alla strage Belgica Adele chiamata Dedé, perché non impegnata attivamente. Dedicò la sua vita alla cura dei sei nipoti orfani e a raccontare la vita delle Mariposas. Nel 1999 pubblicò il libro Vivas in su jardin dedicato alle sorelle.
Le sorelle Mirabal sono state onorate come "Giuste segnalate dalla società civile" e inserite nel Giardino Virtuale - Area Monte Stella, nella cerimonia del 2024, che si tiene ogni anno il 6 marzo in ricorrenza della Giornata dei Giusti che è stata istituita dal Parlamento Europeo nel 2012 e che l'Italia ha riconosciuto nel 2017 come solennità civile.
In loro onore Fiorella Mannoia ha scritto la canzone "Mariposa", contro la violenza sulle donne, presentata a Sanremo 2024.

Mariposa di Fiorella Mannoia
in onore delle sorelle Mirabal
«È un brano di orgoglio femminile. Io lo vedo come un manifesto, poi non so se lo diventerà. C'è l'orgoglio di appartenere all'altra metà del cielo. Siamo in un momento in cui le donne stanno finalmente prendendo coscienza della propria emancipazione. Il brano è una carrellata nella storia: nel bene e nel male, noi siamo tutto questo». Fiorella Mannoia
Mariposa è un inno alla libertà e all'emancipazione femminile che ha attraversato il corso dei secoli. Questo brano è anche un manifesto contro la violenza sulle donne e contro il femminicidio.
Il testo inizia subito in modo incisivo e ci rimanda all'immagine delle donne perseguitate sin dai tempi della caccia alle streghe perché avevano osato istruirsi e prendere un ruolo nella società, come Giovanna D'Arco, che era destinato solo agli uomini:
Sono la strega in cima al rogo […]
Una regina senza trono […]
Sono le quinte di un palcoscenico […]
Nascosta dietro a un velo […]
Valgo oro e meno di zero […]
Fiorella Mannoia ha scritto il brano prendendo ispirazione dalla storia delle sorelle Mirabal che ritroviamo nel secondo verso:
Una farfalla che imbraccia il fucile
Nel testo non viene mai citato il titolo del brano, Mariposa, così come non vengono citate figure femminili della storia. Le protagoniste del brano sono dunque tutte le donne di ieri e di oggi, orgogliose di appartenere "all'altra metà del cielo" che rivendica il proprio diritto alla libertà, come possiamo notare nel ritornello e nella strofa finale del testo che recita:
[…] Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto […]
E' un omaggio all'universo femminile e alla diversità delle donne:
[…] Sono l'amore, un canto, il corpo
Un vestito troppo corto
Una voglia un desiderio […]
Una città, un impero
Una metà sono l'intero […]
Ho vissuto in un diario, in un poema e poi in un campo
Ho amato in un bordello e mentito non sai quanto
Sono sincera sono bugiarda
Sono volubile, sono testarda
L'illusione che ti incanta
La risposta e la domanda
Sono la moda, l'amore e il vanto
Sono una madonna e il pianto
Sono stupore e meraviglia,
Sono negazione e orgasmo […]
Profonda come un mistero
Sono la terra, sono il cielo […]
Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro […]
Una nessuna centomila
Madre figlia, luna nuova sorella, amica mia Io ti do la mia parola […]
E' un elogio alla forza e al coraggio delle donne dove Fiorella Mannoia ci invita a essere Mariposas, libere come farfalle che hanno il coraggio di ribellarsi alla violenza: