Cronaca scanzonata di una psicosi collettiva di R. Vinci - Recensione

21.03.2025

"[---] niente e nessuno può fermare il potere della vita che inesorabilmente non si ferma, e vince su tutto"

 Una cronaca pungente e un po' irriverente delle vicende di alcuni cittadini di Tristezza, paesino Siciliano.

📙 "Cronaca scanzonata di una psicosi collettiva" di Roberto Vinci

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Independently published (2023)

Pagine: 353 p.

📖 Panoramica del libro

Una cronaca ironica, ma pungente e impietosa delle vicende di alcuni cittadini di Tristezza, paesino Siciliano, che all'improvviso vengono catapultati nel baratro dell'ignoto che sgretola ogni loro certezza mettendo a nudo fragilità interiori e paure mai conosciute prima. Un pericolo arrivato da molto lontano trasforma la vita degli eccentrici protagonisti in una specie di inferno che sembra non finire mai, in un continuo alternarsi di momenti di paura e costrizione a periodi di serenità e libertà.

Tristezza: un amaro spaccato di vita di ciò che ha caratterizzato la società Italiana negli ultimi anni.


Recensione

Questo romanzo narra il difficile periodo nel quale l'Italia è stata messa sotto scacco dall'ultima pandemia che i protagonisti, alcuni cittadini di Tristezza, paesino siciliano, vivono come inferno.

[...] notizie terribili, drammi familiari da convivenza forzata, ma niente e nessuno può fermare il potere della vita che inesorabilmente non si ferma, e vince su tutto

Il romanzo è scritto in prima persona, con una forma che fa pensare ad una specie di diario/cronaca che ci riporta al 2020 e ci fa vivere un viaggio di ricordi fino al 2023. "Cronaca scanzonata di una psicosi collettiva" si apre con una cena tra amici, Cinzia è preoccupata per il Covid, ma è presa in giro dal resto della comitiva. Il romanzo è particolarmente ricco di dialoghi, accompagnati anche da descrizioni minuziose dei gesti dei protagonisti durante le loro conversazioni.

I dialoghi regnano sovrani all'interno di tutto il romanzo. L'autore, in alcuni di essi, intreccia l'uso della lingua italiana al dialetto siciliano. Per chi, come me, non è avvezzo al dialetto, la lettura può non essere sempre fluida, inoltre vi sono alcuni refusi che però non hanno compromesso la comprensione del testo. Una cronaca pungente e un po' irriverente nella quale troverai anche dialoghi dai toni coloriti che sdrammatizzano e alleggeriscono le vicende del periodo.

Oooh Bedda Matriii! Ricominci?[...],un ci pinsari chiu e organizzati per l'estate

Non mancano cenni ai dati statistici del periodo e riflessioni.

⭐ Una lettura che può piacere a chi ama le storie ricche di dialoghi e che trovo particolarmente indicata ad un pubblico adulto, in quanto può trovare maggiore affinità con i protagonisti, le vicende narrate e saperne anche cogliere l'ironia.


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